Come definire âun fisioterapista dâOspedaleâ ⌠Lo definirei forse in base ai pazienti che tratta. Sono persone con gravi disabilitĂ motorie e spesso anche cognitive, ricoverate nei vari reparti di degenza dellâOspedale: in fase critica in U.O. di Rianimazione, in fase acuta con comorbilitĂ molteplici ed instabilitĂ cliniche che comportano spesso un prolungato allettamento. Si tratta di pazienti operati per patologie ortopediche, con danni neurologici oppure di natura respiratoria primaria e/o secondaria.
E poi câè la Degenza Riabilitativa, il vero regno del Fisioterapista.
Quando nei reparti arrivano i fisioterapisti, arrivano i Guerrieri, quelli che osservano il paziente, gli parlano, lo toccano e tirano fuori il meglio da lui. Ogni piccola conquista è un trionfo e il cammino della Riabilitazione è fatto di tanti trofei, uno in fila allâaltro; è fatto di fiducia nelle capacitĂ del paziente.
I terapisti ânon mollanoâ, insistono, trovano le strade alternative per arrivare allâobiettivo, hanno pazienza, ascoltano, motivano, incoraggiano.
I terapisti sanno aspettare: prima o poi il risultato arriva.
I terapisti insegnano lâergonomia (come eseguire correttamente un gesto e con minor dispendio energetico) ma hanno il mal di schiena, le spalle rotte e le ginocchia dolenti, ma nonostante tutto mettono in piedi pazienti dati per persi.
E i pazienti li aspettano come se avessero un appuntamento perchĂŠ sanno che quelle mezzâore servono a conquistare una nuova autonomia.
Quando nei reparti arrivano i fisioterapisti, arrivano i Giullari, quelli che ridono e scherzano con i pazienti; quelli positivi: che non parlano di quello che è perso, di quello che non câè piĂš, ma di quello che è rimasto, perchĂŠ quello sarĂ il punto di partenza per costruire la nuova abilitĂ .
Certo i terapisti scrivono a volte sopra le righe dello spartito, perchĂŠ creano âdisordineâ: sono quelli che creando una diversa sinfonia nei reparti, indirizzano a soluzioni poco convenzionali.
Usano sollevatori, deambulatori di ogni tipo, standing⌠insomma creano scompiglio e li sentirai dire ad alta voce tremila volte âsuâ e âgiĂšâ. E no, le corsie dei reparti, quando ci sono i terapisti, non sono silenziose.
In fondo il fisioterapista dâOspedale è un artista del Fai da te: crea ambienti riabilitativi con poco, con quello che trova nelle camere. Lâessenziale è riuscire a recuperare la funzione persa o insegnare come poterla eseguire in modo nuovo o diverso. Allora ogni ambiente diventa riabilitativo: la camera, il bagno, il corridoio, e ogni oggetto è utile: il tavolo, lo specchio, il letto, la sedia, il lenzuolo.
I fisioterapisti non possono fare a meno di lavorare in Equipe. Avviene un continuo confronto con infermieri, medici, logopediste, OSS, psicologhe, terapisti occupazionali, assistenti sociali: lâEquipe riabilitativa votata solo a prendersi cura del paziente nella sua totalitĂ dallâinizio del ricovero alla dimissione in sicurezza.
Flora Fogagnolo, Fisioterapista
      Â