Ultima modifica: 28 Aprile 2022
Il suo effetto terapeutico è efficace e duraturo, poiché agisce inducendo delle modificazioni controllate sulle cellule e sui tessuti trattati: è uno “starter”, non si sostituisce a qualcosa che manca, ma attiva i processi riparativi dei tessuti, migliorandone la funzione, fino alla possibile normalizzazione.
Una volta somministrato, l’ozono si consuma in pochi secondi, ma la sua azione dura nel tempo: dopo aver innescato un processo di modificazione, esso prosegue autonomamente, modificando positivamente e permanentemente il sistema sul quale ha agito.
Occorre però saper modulare la quantità e la concentrazione e saper utilizzare appropriatamente le diverse vie di somministrazione dell’Ozono: in questo modo gli effetti sono molteplici e il trattamento è applicabile in numerosi stati patologici.
Al fine di uniformare l’utilizzo della terapia e di garantirne la sicurezza, sono state redatte e pubblicate le Linee Guida approvate dalla Federazione Italiana di Ossigeno ozono e depositate presso il Ministero della Salute.
E’ fondamentale l’approccio con il Paziente: una valutazione approfondita è necessaria per una diagnosi certa.
Durante la visita, è importante la comprensione delle cause sottostanti lo stato patologico: per questo motivo, la terapia con l’Ozono si discosta dalla terapia classica, poiché mira all’eliminazione delle cause che producono il problema e quindi dei sintomi che molto spesso recedono, fino alla loro scomparsa e al raggiungimento di uno stato di benessere duraturo.