Archivi

24 Lug 2018
Luigi Crespi

Carlo Grossi
(Carpi, Modena, 1857 – Milano, 1931)

Luigi Crespi
Olio su tela, cm. 80 x 60

Nato nel 1849 da Francesco, del ramo Fidelin, e da Maria Redaelli, Luigi Crespi che abitava, da benestante, in corso XX Settembre 27, dopo aver lasciato l’avita casa di famiglia in via Roma, nominando all’atto del testamento suo erede universale il fratello Angelo, anch’egli generoso con la Congregazione di Carità, lo obbligò ad “un legato di lire 10.000 per la costituzione di un letto a suo nome” presso l’ospedale cittadino.
La somma, al momento della scomparsa avvenuta il 26 aprile 1915, fu però insufficiente a tale scopo, così che l’amministrazione ospedaliera ritenne “di poter soddisfare al desiderio del defunto benefattore intitolando al nome del medesimo uno dei letti già esistenti o impiantando un nuovo letto solo quando col cumulo degli interessi del capitale di lire 10.000 si fosse raggiunta una somma che desse un reddito sufficiente per le cure e il mantenimento di un ammalato”.
Non si sa quale delle due soluzioni venisse accettata dal fratello, suo esecutore testamentario.

Leggi di più  
24 Lug 2018
Luigi Emilio Pozzi

Waifron Torresan
(Villafranca di Verona, Verona, 1903 – Busto Arsizio, Varese, 1982)

Luigi Emilio Pozzi
Olio su tela, cm. 50 x 40

Figlio dell’industriale Giuseppe e di Emilia Lualdi del ramo Pastuèl, Luigi Emilio Pozzi (Busto Arsizio 1883-1964) invece che seguire le orme paterne, si diplomò al Conservatorio di Milano in Composizione e Contrappunto, diventando in quegli anni amico di Ruggero Leoncavallo, che lo ebbe in particolare stima.
Compositore elegante di musiche da camera e sinfoniche, influenzato oltre che dai romantici, anche dai compositori francesi, pubblicò con successo di critica le sue musiche presso Ricordi.
Morendo volle destinare tutte le sue composizioni con i relativi diritti dÂ’autore oltre a due preziosi pianoforti da concerto allÂ’Istituto dei Ciechi di Milano.
Continuando un’abitudine avviata dal padre, proprietario dell’omonimo cotonificio in via XX Settembre, offrì all’ospedale bustese una somma ingentissima che permise l’erezione di un padiglione, a tutt’oggi a lui intitolato, destinato alla cura degli anziani.

Leggi di più  
24 Lug 2018
Luigi Lualdi

Ambrogio Riganti
(Busto Arsizio, Varese, 1903 – Jerago, Varese, 1966)

Luigi Lualdi
Olio su tela, cm. 70 x 54

Appartenente alla famiglia dei Lualdi Pastuèl, Luigi Ismaele Lualdi nacque il 20 marzo 1879 da Pietro e da Giuseppa Borsetta, nata in una famiglia proprietaria di un’antica ditta cotoniera.
Insieme con il cugino Felice contribuì alla conduzione della ditta “Fratelli Lualdi”, una tintoria e apparecchiatura di tessuti costituitasi con questa ragione sociale nel 1906 e sede in via dei Mille.
Fu anche consigliere delegato e vicepresidente del Cotonificio Pozzi di corso XX Settembre, essendo nipote del fondatore Giuseppe, che aveva sposato Emilia Lualdi, sorella del padre di Luigi.
Morì a Milano il 17 agosto 1955.

Leggi di più  
24 Lug 2018
Luigi Milani

Angelo Bottigelli
(Busto Arsizio, Varese, 1897 – 1989)

Luigi Milani
Olio su tela, cm. 60 x 50

Figlio di Benedetto (n. 33), fondatore del cotonificio Giovanni Milani e Nipoti, e di Carolina Tosi, Luigi Milani, nacque il 9 febbraio 1880 a Busto Arsizio.
Dopo gli studi presso il collegio Rotondi di Gorla Minore, e, in seguito, in un istituto commerciale di Amburgo, compì per volere del padre viaggi soprattutto nel Levante. Nel 1906, alla scomparsa di Benedetto, partecipò con i fratelli alla conduzione dell’azienda paterna, collaborando attivamente allo sviluppo della stessa.
Comunque Luigi Milani a Busto Arsizio non è noto solo per le capacità imprenditoriali, ma anche per il grande interesse verso la storia, l’arte e le tradizioni della città natale. Grazie a lui, che fu anche sensibilissimo fotografo, studiosi come Pio Bondioli, Luigi Belotti e Giorgio Nicodemi poterono pubblicare le loro ricerche dedicate alla storia ed ai monumenti di Busto o agli artisti di origine bustese in edizioni di grande raffinatezza.
Uomo di profonda sensibilità e di grande curiosità intellettuale, quasi un signore rinascimentale, riuscì a formare una biblioteca ricca di incunaboli, cinquecentine e volumi rari ed una bella collezione d’arte.
Sempre disposto a contribuire al miglioramento della vita dei suoi concittadini, lo fece in modo schivo, anche se si può dire che tutte le istituzioni ricevettero da lui benefici.
Morì nella sua amata città, senza essere insignito da tante onorificenze, il 10 settembre 1951.

Leggi di più  
24 Lug 2018
Luigi Ottolini

Giannino Grossi
(Milano, 1889 – 1969)

Luigi Ottolini
Olio su tela, cm. 80 x 60

Luigi Ottolini, nato il 16 luglio 1850 da Giacomo e da Teresa Reina, faceva parte di una famiglia di industriali che tra i primi impiantarono uno stabilimento per la lavorazione dei tessuti sfruttando lÂ’acqua dellÂ’Olona.
Nel 1882, con i fratelli Eligio e Leopoldo, morto trentaduenne nel 1885, Luigi Ottolini fondò una filatura a Villanuova sul Clisi in provincia di Brescia, all’imbocco della Valsabbia, stabilimento che sfruttando le acque del fiume Chiese con un canale artificiale di circa tre chilometri potè potenziare la produzione tessile. La fabbrica, tuttora esistente, prese, in seguito, il nome di “Cotonificio Bresciano Ottolini”.
Luigi morì il 4 settembre 1914 nella città natale e sulla sua tomba, ancora visibile lungo il viale principale del cimitero, un’iscrizione lo ricorda come uomo “di animo retto e mite, largamente benefico coi poveri e cogli istituti di beneficenza” fra cui, appunto, l’Ospedale. Ad esso lasciò una casa con giardino in corso XX Settembre 6 ed una lauta polizza d’assicurazione della Riunione Adriatica di Sicurtà.
Luigi Ottolini non dimenticò nemmeno l’Asilo di Sant’Anna, istituzione che annoverava tra i fondatori alcuni suoi parenti, al quale lasciò la “Bressanella”, un appezzamento di terreno nel Comune di Cassano Magnago.

Leggi di più  
24 Lug 2018
Maria Caimi Bottigelli

Angela Landini
(Roma, 1947)

Maria Caimi Bottigelli
Olio su tela, cm. 70 x 50

Nata il 26 settembre 1887 da Ercole Caimi e da Giuseppina Galli, di una famiglia agiata di Cassano Magnago, Giulia Maria Angela dal 12 maggio 1909 fu la compagna di vita di Nino Bottigelli (n. 85), dichiaratosi “negoziante” al momento del matrimonio e vissuto sempre da “benestante”.
Come giĂ  il marito, al momento della scomparsa anche Maria Caimi, essendo senza eredi diretti – il nipote piĂą prossimo era Ercole Caimi, nota figura di medico e di sportivo – volle che una parte consistente delle sue sostanze andasse allÂ’Ospedale di Circolo per il miglioramento dellÂ’assistenza, e alle opere di caritĂ  della chiesa dei Frati Minori da lei assiduamente frequentata.

Leggi di più  
24 Lug 2018
Maria Candiani Curti Sala

Pietro Murani
(attivo a Gallarate nella prima metĂ  del XIX secolo)

Maria Candiani Curti Sala
Olio su tela, cm. 66 x 50

Maria Candiani nacque il 4 marzo 1875 da Luigi, titolare di uno stabilimento tessile ad Olgiate Olona, e da Matilde di un altro ramo dellÂ’antica famiglia Candiani.
La signora continuò a vivere nella casa di famiglia, abbellita da due affreschi di Biagio Bellotti (ora ai Musei Civici), anche quando si coniugò con Felice Curti Sala (n. 49), partecipando con lui alla vita dell’alta società bustese e frequentando il Teatro Sociale, dove erano proprietari del palco n. 28 di seconda fila.
Fu donna sensibile ai problemi assistenziali della cittĂ , beneficando varie istituzioni fra cui lÂ’Ospedale.
Maria Curti Sala scomparve nella sua casa di via San Gregorio nel 1925.

Leggi di più  
24 Lug 2018
Maria Speroni Formenti

Alessandro Pandolfi
(Castellamare Adriatico, Pescara, 1887 – Pavia, 1853)

Maria Speroni Formenti
Olio su tela, cm. 80 x 70

L’avvenire di Maria Speroni si presentava lieto e sereno: nata nel 1886, ancor giovane aveva sposato, nel 1908, Pietro Formenti che era entrato con mansioni operative nel Cotonificio Bustese a fianco di Carlo Schapira e le era nato un figlio, Antonio, destinato a fondare un noto maglificio a Busto Arsizio. Pensavano i coniugi Formenti forse di rendere ancora piĂą numerosa la famiglia, ma una malattia colpì Maria, ancora nel fiore della giovinezza, portandola alla morte il 2 settembre 1911. PiĂą tardi il marito ed il figlio ne fecero fare un ritratto post mortem dal noto pittore Alessandro Pandolfi, che risiedeva a Gallarate, ritratto che, con generosa oblazione, venne offerto all’Ospedale per sua memoria.

Leggi di più  
24 Lug 2018
Maria Teresa Ferrario Carnaghi

Luigi Brusatori
(SantÂ’Antonino Ticino, Varese, 1885 – Lonate Pozzolo, Varese, 1942)

Maria Teresa Ferrario Carnaghi
Olio su tavola, cm. 92 x 72

Maria Teresa Ferrario era la moglie di Carlo Carnaghi (n. 96) e da lui ebbe nel 1907 una figlia, Angioletta (n. 106), a sua volta sposa di Santino Brusatori (n. 100), fondatore nel 1926 di un cascamificio e parente del pittore Luigi, che dipinse il quadro col ritratto di Maria Teresa Ferrario, poi offerto allÂ’Ospedale.
Per ricordare anche i genitori, Angioletta e il marito decisero che alla loro scomparsa il consistente patrimonio familiare venisse destinato ad una fondazione a nome Carnaghi-Brusatori presso l’Ospedale di Circolo, fondazione che doveva affiancare lo stesso nel miglioramento culturale e nell’aggiornamento professionale dei medici e del personale sanitario. Questa fondazione è tuttora attiva presso l’Ospedale cittadino.

Leggi di più  
24 Lug 2018
Mario Della Torre

Luigi Fiori
(attivo nella prima metĂ  del XX secolo)

Mario Della Torre
Olio su tela, cm. 50 x 40

Mario Della Torre, nato a Busto Arsizio il 23 ottobre 1882, era il nipote di quel Giuseppe che con pochi mezzi e tanta volontà aprì in piazza San Michele nel 1863 una tessitura meccanica.
Uomo intraprendente e capace, il Della Torre, in anni di fortune mercantili, emigrò, per fare esperienza, in Cile dove incontrò la compagna della sua vita, Virginia Maggi (1885-1970) da cui ebbe sette figli. Tornato in patria, subentrò nel 1921 al padre Francesco (Cicoeu) nella conduzione della ditta, nel frattempo trasferita in via Cairoli 5, ditta alla quale mutò denominazione sociale ed intitolazione, che divenne “Manifattura Della Torre”.
Anche la sede mutò ancora, spostandosi nei moderni stabili di via San Martino della Battaglia, dove erano impiegati circa sessanta operai per la produzione di asciugamani, tovaglie e telerie di lino esportate su vasta scala in America Latina, in Egitto e in Inghilterra.
Uomo sportivo, Mario Della Torre fu valente ginnasta e, seguendo le orme del padre, anima della Pro Patria et Libertate USB ai suoi esordi, fu anche dal 1945 consigliere e poi presidente della Pro Patria Ginnastica.
Morì a Busto Arsizio il 4 marzo 1951 e per suo volere i funerali si svolsero con la massima riservatezza, sebbene fosse uomo conosciutissimo e apprezzato da tutti.

Leggi di più  
24 Lug 2018
Mons. Luigi Tosi

Antonio Introini detto il Piturèl
(Busto Arsizio, Varese, 1808 – 1893)

Luigi Tosi
Olio su carta trasportata su tela, cm. 58 x 44

Nato nel 1765 in un distinto ramo dei Tosi residente in via San Michele, Luigi scelse la vita sacerdotale e presto fu nominato canonico di SantÂ’Ambrogio a Milano, cittĂ  dove ebbe un ruolo importante anche per la sua cultura, non solo teologica, venendo pure nominato membro onorario dellÂ’Istituto Lombardo di Scienze, Lettere ed Arti.
Sempre a Milano entrò in familiarità con Alessandro Manzoni e con la moglie Enrichetta Blondel, diventando un punto di riferimento spirituale nel momento della conversione dello scrittore.
In seguito il Tosi fu eletto vescovo a Pavia, un vescovo severo e rigoroso, comunque amato dai suoi diocesani, soprattutto dagli studenti dellÂ’UniversitĂ .
Alla sua scomparsa, avvenuta nel 1845 a Pavia, fra vari lasciti non dimenticò la città natale e destinò all’ospedale che stava sorgendo sullo stradone delle Grazie un lascito di 7.000 lire milanesi.

Leggi di più  
24 Lug 2018
Nino Bottigelli

Angela Landini
(Roma, 1947)

Nino Bottigelli
Olio su tela, cm. 70 x 50

Giovanni Bottigelli, noto ai piĂą come Nino, nacque il 14 ottobre 1884 da Enrico e da Emilia Macchi.
Nel 1909, al momento del suo matrimonio con Maria Giulia Caimi (n. 90), si dichiarò, senza altra specificazione, “negoziante”. Questa attività gli permise comunque una condizione di vita più che agiata.
Privo di prole, volle destinare all’Ospedale di Circolo una cospicua somma che servì per l’acquisto di “macchinari e strumenti perfezionati per il miglioramento della salute”.
Nino Bottigelli scomparve nella sua casa di via Indipendenza 19, “dopo lunga e dolorosa malattia”, il 28 gennaio 1961 e nel suo testamento non dimenticò nemmeno il Santuario del Sacro Cuore, la chiesa da lui abitualmente frequentata.

Leggi di più  
24 Lug 2018
Nino Garavaglia

Waifron Torresan
(Villafranca di Verona, Verona, 1903 – Busto Arsizio, Varese, 1982)

Nino Garavaglia
Olio su tela, cm. 50 x 68

Nato nel 1900, Giovanni Garavaglia, detto Nino, era figlio di quell’Emilio (n. 67) che seppe sviluppare in modo perspicace la tintura dei tessuti così da far diventare la sua ditta una delle più importanti nel settore. Nino entrò presto in essa assumendo ruoli direttivi che lo condussero a diventare, alla scomparsa del padre, il presidente della “Giovanni Garavaglia S.p.A.”.
Fu uomo partecipe alle vicende di Busto Arsizio e con la moglie Licia Nicolini, figura eminente del Sottocomitato locale della Croce Rossa, fece parte nel 1944 del Comitato di Assistenza Civile creato da Carlo Azimonti per dare soccorsi e alloggi a chi durante la guerra aveva perso tutto.
A lungo consigliere dellÂ’UBI (Unione Bustese Industriali), Nino Garavaglia lo fu anche dellÂ’IBAS (Istituto Bustese Aiuto agli Studenti) di cui era stato cofondatore nel 1960. Insieme con il fratello Angioletto (n. 107) sostenne la Pro Patria Calcio negli anni dei successi piĂą fulgidi.
Scomparve il 28 maggio 1972 nella città natale, lasciando ai due figli maschi – Emilio e Gigi – l’impegno di continuare l’attività imprenditoriale della “Giovanni Garavaglia”.

Leggi di più  
24 Lug 2018
Pierino Solbiati

Attilio Melo
(Padova, 1919)

Pierino Solbiati
Olio su tela, cm. 56 x 48

Figlio di Tommaso Solbiati (n. 46) e di Luigia Gallazzi, Piero Luigi Carlo, piĂą noto come Pierino, nacque a Busto Arsizio il 9 gennaio 1898.
Insieme con i fratelli, ancor giovane, entrò nella ditta fondata dal padre che, accanto all’usuale produzione del cotone, aveva impiantato nella sede di via dei Mille macchinari adatti per la maglieria, allora agli esordi.
Uomo capace ed intraprendente, Pierino Solbiati fece parte anche del consiglio di amministrazione della Manifattura Tosi, dopo che la famiglia del fondatore lÂ’aveva venduta.
Sposatosi nel 1933 con Bice Solbiati, sua lontana parente, visse con lei nella bella casa di via Leonardo da Vinci, casa che Roberto Tosi aveva fatto innalzare a suo tempo per i dirigenti della sua Manifattura.
Pierino Solbiati scomparve il 21 maggio 1955, a 57 anni.

Leggi di più  
24 Lug 2018
Piero Candiani

Studio Fotografico Paracchi
(attivo a Busto Arsizio nel XX secolo)

Piero Candiani
Fotografia ritoccata su cartone, cm. 70 x 50

Piero Candiani fu una “nobilissima figura di cittadino, di industriale, di benefattore”, come fu scritto in occasione della scomparsa.
Nato l’8 settembre 1892 da Enrico (n. 30) e da Luigia Guidi, in una delle più antiche famiglie di industriali tessili bustesi, Piero entrò presto a lavorare nel Cotonificio Candiani, ditta con stabilimenti a Busto Arsizio, Sacconago e Fagnano Olona, specializzati in una vasta produzione che annoverava tessuti per biancheria, tovaglieria e copriletti di cotone. Alla morte del padre, avvenuta nel 1926, Piero Candiani assunse con i fratelli Guido e Paolo la direzione dello stabilimento “in continuità di dirittura morale e di intenti nel campo industriale e sociale”.
La famiglia Candiani fu sempre molto attenta alle esigenze dell’Ospedale cittadino: oltre ad aver contribuito all’erezione della nuova sede, fece anche innalzare il padiglione di Maternità e Pediatria, inaugurato nel 1926, pochi giorni dopo la scomparsa di Enrico che l’aveva voluto a ricordo di due suoi altri figli morti in tenera età. Guido fu a lungo consigliere e presidente dell’Amministrazione Ospedaliera, seguendo l’esempio del padre; anche Piero non dimenticò di “volgere lo sguardo verso il dolore del prossimo” e in più occasioni fu pronto a dare, senza tuttavia farlo con forme di pubblicità.
Piero Candiani si spense a Busto Arsizio il 6 settembre 1962.

Leggi di più  
24 Lug 2018
Piero Tosi

Studio Fotografico Paracchi
(attivo a Busto Arsizio nel XX secolo)

Piero Tosi
Fotografia su cartone, cm. 56 x 42

La targhetta sotto la fotografia reca solo nome e cognome di questo benefattore, né in archivio si trova traccia di documenti che riguardano le sue offerte. Si ritiene comunque che l’effigiato sia l’ingegnere Piero Tosi, decorato da tre nastri azzurri durante la Grande Guerra, e dal 1924 titolare di un’impresa di costruzioni impostasi nel breve volgere di pochi anni in tutta la Lombardia per commissioni e numero di lavoratori.
Fra le opere più impegnative realizzate dall’“Impresa Ing. Piero Tosi” legata all’ingegner Ettore Allemandi di Legnano occorre almeno ricordare gli imponenti interventi per la Franco Tosi di Legnano, case popolari a Busto, Castellanza e Legnano, lavori alle centrali elettriche di Varano Borghi, Precotto e Castellanza e la realizzazione in città del cinema Pozzi e della villa Bossi, poi Gabardi, progettata dall’architetto Duilio Torres, uno spettacolare edificio, purtroppo abbattuto, che faceva bella mostra di sé in via Mameli.

Leggi di più  
24 Lug 2018
Pietro Gabardi

Carlo Bonomi (attr.)
(Turbigo, Milano, 1880 – 1961)

Pietro Gabardi
Olio su tavola, cm. 98 x 76

Nato a Busto Arsizio nel 1866, Pietro Gabardi scelse di diventare sacerdote e giĂ  nel 1890 partiva per la missione di Hong-Kong. Vi rimase per ben 26 anni, diventando una figura familiare, amata ed insostituibile per la comunitĂ  cattolica di quel lontano paese.
Ritornato in Italia ormai fiaccato nella salute, si spense il 3 dicembre 1919 nella casa di salute di Solbiate Comasco dove si era ritirato. Le sue spoglie vennero tumulate nel sepolcreto dei Padri Missionari del P.I.M.E., presso la Villa Grugana nel comune di Calco, dopo i funerali avvenuti solennemente in San Giovanni a Busto Arsizio.
Il fratello Edoardo (n. 53), per tramandare ai posteri la sua memoria, fece alla Congregazione di Carità un sostanzioso donativo che accompagnò il ritratto del padre missionario.

Leggi di più  
24 Lug 2018
Pietro Venzaghi

Mario Ornati
(Vigevano, Pavia, 1887 – Milano, 1955)

Pietro Venzaghi
Olio su tela, cm. 62 x 52

Pietro Venzaghi, nato a Busto Arsizio il 24 novembre 1860, iniziò giovanissimo con i fratelli Achille (n. 29) e Luigi la fabbricazione di scialli e stoffe di cotone in uno stabilimento di corso XX Settembre preso in affitto dal cotonificio Carlo Candiani, dando avvio nel 1881 alla ditta Fratelli Venzaghi di Giuseppe.
Dato il successo della merce prodotta, lo stabilimento fu trasferito in una nuova sede, che mano a mano venne ingrandendosi, in via di Circonvallazione (attuale via Mazzini). Anche la ditta mutò intitolazione e si convertì nel 1906 in Società Anonima Venzaghi, di cui Pietro divenne consigliere. Erano gli anni della Società di Esportazione di Enrico Dell’Acqua (n. 28) al quale i fratelli Venzaghi diedero un notevole appoggio sia morale sia finanziario.
Persona poco propensa all’ostentazione, Pietro Venzaghi fu però sempre presente al momento del bisogno, come provano le ricche, costanti donazioni, anche di apparecchi scientifici, all’Ospedale cittadino.
Il cavalier Pietro Venzaghi scomparve a Busto Arsizio il 10 febbraio 1935, lasciando la moglie Giannina Bernocchi (n. 55) e quattro figli – Camillo, Mario, Oreste e Silvio – che continuarono la direzione del grandioso cotonificio nel solco paterno.

Leggi di più  
24 Lug 2018
Roberto Marcora

Firma illeggibile

Roberto Marcora
Olio su tela, cm. 52 x 44

Il bustese Roberto Marcora, nato il 4 gennaio 1853, iniziò nel 1878 un’attività di “commercio della ferramenta e affini, acquisto, locazione, esercizio e liquidazione di altre aziende aventi gli stessi scopi e scopi affini, impianto nuove aziende” che in seguito assunse il nome di Ferramenta Marcora, avviandosi a diventare uno degli stabilimenti più attivi per la lavorazione dei metalli, soprattutto dei tubi in ferro e in acciaio di cui necessitavano le industrie dell’alto Milanese.
Roberto Marcora si spense a Busto Arsizio il 29 novembre 1911.

Leggi di più  
24 Lug 2018
Roberto Masera

Pino Rusconi
(attivo a Busto Arsizio nei primi decenni del XX secolo)

Roberto Masera
Olio su tavola, cm. 70 x 50

Nato il 25 luglio 1871, sestogenito di Cesare e di Antonia Tosi, Roberto Agostino Masera, partito quasi dal nulla, diventò uno dei titolari della ditta “Luigi Borri, Ronchi e Masera”, nota anche come “Tessitura e Ritorcitura di Legnano”. Essa infatti aveva sede in quella città, in via Olona 4, in uno stabilimento già appartenuto al Cotonificio di Turbigo, e lì si producevano “jacquards, satins, operati, calicots e croisés”.
Alla scomparsa, avvenuta nel 1922, Roberto Masera destinò all’Ospedale di Circolo 80.000 lire in cartelle di rendita del Prestito Italiano 1920, perché allestisse due letti “a nome dei genitori e suo”.
Ciò che venne compiuto, sia pure dopo qualche problema legale, dall’Amministrazione Ospedaliera, presieduta allora dal ragioniere cav. Guido Candiani.

Leggi di più  
24 Lug 2018
Roberto Tosi

Pietro Sezenna
Attivo a Milano allÂ’inizio del XX secolo

Roberto Tosi
Olio su tela, cm. 100 x 75

Roberto Tosi nacque nel 1850 da Agostino e da Maddalena Marcora; ancor giovane, fu commesso a Milano, dove lo conobbe l’industriale gallaratese Pompeo Piantanida che lo convinse ad impian-tare, insieme con il fratello Ernesto, un certo numero di telai a mano per la fabbricazione dei tra-licci, fondando (1875) una ditta, situata in via San Michele, intitolata al padre Agostino. Nel 1888, rilevando gli stabilimenti della ditta Turati sia in città sia a Castellanza, Roberto si sciolse dal fratello e diede vita alla Manifattura Tosi & C., diventata nel 1898 Manifattura Tosi S.A. La ditta, con sede in corso XX Settembre, aveva depositi a Milano e a Genova da dove partivano i prodotti per “America, India, Australia, Estremo Oriente, Levante, Africa”. Roberto Tosi, oltre alla cura dell’azienda che dava lavoro a 2.400 operai, fu partecipe alla vita della città natale sia in ambito politico – fu consigliere “dell’Associazione Liberale Democratica” costituita nel 1904 – sia in quello assistenziale: per la nuova sede dell’Ospedale sottoscrisse fra i primi l’alta somma di lire 10.000. Fautore con la moglie Teresa Caminada (n. 21) dell’erezione di una chiesa nelle vicinanze del suo stabilimento, fu generoso di elargizioni quando fu costruito il Santuario del Sacro Cuore ed il convento dei Frati Minori. Su progetto dell’ing. Gaspare Tosi nelle vicinanze dello stabilimento fece innalzare una casa per dirigenti (via Leonardo da Vinci) e due, rispettivamente per gli impiegati e gli operai, in via Ponchielli. Partecipe della vita culturale e mondana di Busto A., fu consigliere della Società Corale “G. Rossini” e vicepresidente del Teatro Sociale. Per i suoi meriti gli venne conferita nel 1896 la croce di Cavaliere della Corona d’Italia e nel 1910 fu creato Cavaliere del Lavoro. Roberto Tosi morì a Milano nella sua casa di via Montebello 30 il 15 gennaio 1911 e fu sepolto in una cappella

Leggi di più  
24 Lug 2018
Rodolfo Crespi

Enrico Arcioni
(Spoleto, Perugia, 1875 – Roma, 1954)

Rodolfo Crespi
Acquaforte su cartoncino, cm. 48 x 34

Nato nel 1874, Rodolfo Crespi si impiegò presso Enrico Dell’Acqua (n. 28) e, non ancora ventenne, accettò di seguirlo nell’America del Sud, aprendo in seguito a San Paulo del Brasile una filatura che diede lavoro a circa 1.000 operai. Partecipe della vita della cittĂ  brasiliana ed attento ai problemi degli emigranti italiani, fondò nel 1911 l’Istituto Italo-brasiliano ed in seguito l’Istituto di Alta Cultura Italo-brasiliano.
Nel 1907 venne nominato Cavaliere del Lavoro e nel 1927 conte da Vittorio Emanuele III.
In seguito alla tragica scomparsa nel 1929 del figlio Dino, il Crespi in quei giorni in Italia con la moglie Marina, “affidò titoli del Littorio per il valore di un milione di lire” al Presidente della Congregazione di CaritĂ  perchĂ© istituisse un premio “da assegnare al miglior lavoro scientifico pubblicato dai medici di Busto, intitolandolo al nome del Conte Dino Crespi”, al quale venne anche dedicata la biblioteca dell’Ospedale.
Rodolfo Crespi morì nel 1939 a San Paolo ed a lungo la famiglia, in memoria sua e del figlio Dino, continuò a fare all’Ospedale bustese generose oblazioni.
Nell’archivio dell’Ospedale è conservata una lettera datata 25 maggio 1932 in cui lo scultore Enrico Saroldi sollecita il professor Solaro perché con la Commissione ospedaliera decida lo “sblocco” di una lapide riguardante il conte Crespi, lapide che giaceva nel suo studio perché non ancora pagata. Di essa non si conosce la sorte.

Leggi di più  
24 Lug 2018
Rosa Bottigelli Borri

Carlo Grossi
(Carpi, Modena, 1857 – Milano, 1931)

Rosa Bottigelli Borri
Olio su tela, cm. 74 x 60

Nata a Busto Arsizio il 6 aprile 1874, Rosa Bottigelli andò sposa a Giuseppe Borri (n. 47), affermato industriale nel campo delle calzature. Alla sua morte, avvenuta nel 1926, non esitò ad entrare nell’azienda con incarichi manageriali, affiancando i figli nella conduzione della stessa.
Donna attenta ai bisogni della comunità bustese, offrì alla nuova chiesa dei SS. Apostoli, in memoria del marito, l’altare marmoreo e intorno al 1955 mise a disposizione una ingentissima somma di danaro, in accordo con i figli, per costruire e arredare presso l’Istituto della Provvidenza una casa di riposo che poteva ospitare fino ad 80 persone “del medio ceto” e che, una volta conclusa, fu intitolata ai coniugi Borri.
LÂ’energica signora scomparve nella cittĂ  natale il 28 dicembre 1956.

Leggi di più  
24 Lug 2018
Santino Brusatori

Angelo Galloni
(Fara d’Adda, Bergamo, 1902 – 1951)

Santino Brusatori
Olio su tela, cm. 94 x 72

Vero self made man, nel piĂą puro spirito lombardo, Santino Brusatori, nato a Sant’Antonino Ticino nel 1899, incominciò modestamente con un’attivitĂ  di straccivendolo. Ma, industriandosi, in un momento favorevole, anche se non erano piĂą i tempi del Dell’Acqua, dei Tosi, dei Venzaghi, creò nel 1926 un’azienda di notevole entitĂ  con sede a Busto Arsizio in via Marsala, dove si lavorava il cascame per produrre tralicci a disegni variati e a diversi colori.
Alla sua scomparsa, avvenuta nel 1968 a Lurisia (Cuneo), lasciò all’Ospedale bustese una somma consistente e il quadro del Galloni destinato alla Quadreria.
PiĂą avanti la moglie, Angioletta Carnaghi (n. 106), stabilì che il patrimonio familiare fosse assegnato ad una fondazione – appunto la “Scuola di Medicina Carnaghi-Brusatori” – che dal 1977 lo amministra, devolvendolo in borse di studio e iniziative destinate al miglioramento culturale e all’aggiornamento professionale di medici e personale sanitario.
A Santino Brusatori è stata intitolata anche la scuola di Sant’Antonino Ticino dopo che la moglie aveva offerto un generoso contributo per erigerla.
Di Santino Brusatori esiste nella Quadreria un altro ritratto ad olio eseguito da Angelo de Bernardi.

Leggi di più  
24 Lug 2018
Stefano Chierichetti

Lovati ?
(attivo nella prima metĂ  del XX secolo)

Stefano Chierichetti
Olio su tela, cm. 70 x 50

Stefano Chierichetti, di una famiglia soprannominata Sèata, era nato il 24 luglio 1871, sestogenito di Pasquale e di Giovanna Bottigelli.
Di professione calzolaio, sposò Giuseppina Pozzi (n. 58) e da lei ebbe sei figli: Giovanni (Nino), Ettore (n. 102), Ernesto, Ambrogio, Giuseppina e Pasquale. Nino, coinvolgendo anche gli altri fratelli, fondò la “G. Chierichetti e Fratelli”, una ditta specializzata nella lavorazione dei tessuti con sede in via Cairoli a Busto Arsizio e stabilimenti a Samarate ed a Gorla Minore.
Stefano Chierichetti morì improvvisamente nella sua casa di piazza San Michele il 31 dicembre 1931 ed i figli vollero ricordare il padre facendo una generosa donazione all’Ospedale di Circolo.

Leggi di più