Ultima modifica: 30 Giugno 2023
La Direzione Sociosanitaria funge da coordinamento tecnico delle Strutture sul territorio che sviluppano le principali funzioni distrettuali. Opera a favore di persone che, per età o per specifica patologia, versano in condizione di particolare fragilità e, per questo, necessitano di assistenza alla persona nel proprio luogo di vita.
Funzione prioritaria della Direzione Sociosanitaria è di garantire alla popolazione una presa in carico sanitaria complessiva, che riesca a fornire le adeguate risposte assistenziali di base ed ad attivare le linee di assistenza specialistica ordinaria ed intensiva laddove esse siano necessarie, fungendo quindi quale snodo operativo essenziale di filtro per l’assistenza ospedaliera.
I Medici di Medicina Generale ed i Pediatri di Libera Scelta svolgono funzione di fulcro dell’intero processo assistenziale. La Direzione Sociosanitaria è chiamata pertanto a definire i percorsi di cura che assicurino da un lato la continuità assistenziale, e dall’altro l’apporto e la consulenza specialistica alla medicina di base. A tale scopo concorre la realizzazione delle Case di Comunità, quali strutture afferenti ai Distretti e finalizzate a garantire l’esecuzione di procedure clinico-assistenziali a media-bassa medicalizzazione. Nelle Case di Comunità operano i Medici di Medicina Generale, la Guardia Medica, personale infermieristico, medici ospedalieri e specialisti convenzionati interni, assistenti sociali.
Per quanto concerne la popolazione in età evolutiva, la donna e la famiglia la Direzione Sociosanitaria gestisce le attività consultoriali, in un continuum tra promozione e monitoraggio del sano sviluppo nell’infanzia e nell’adolescenza e presa in carico, a diverso livello di intensità, dei casi che presentino quadri patologici. La diagnosi precoce dei disturbi è quindi centrale per un’adeguata e corretta azione sociosanitaria in età evolutiva.
Gli anziani non autosufficienti ed i disabili rappresentano la popolazione che, prioritariamente ad altre, necessita della continuità assistenziale e di una intensità costante nella cure. L’assistenza domiciliare, la riabilitazione, la residenzialità sanitaria assistita costituiscono le leve dell’assistenza intesa quale supporto, temporaneo o permanente, all’individuo e alla famiglia per promuovere la ripresa di autonomia funzionale ovvero per sviluppare le autonomie residue o potenziali. Anche in questo caso, la Casa di Comunità diventa il luogo di raccordo operativo e funzionale dell’intero processo di presa in carico e di cura del paziente con disabilità temporanea o cronica, dal momento valutativo al momento di assistenza alla persona e alla famiglia, ivi compresa l’assistenza protesica e riabilitativa.
Altra linea di intervento è assunta relativamente al governo e alla gestione dell’assistenza sanitaria in ambito penitenziario, con il coordinamento delle attività di assistenza sanitaria di base, specialistica ed infermieristica presso la Casa Circondaria di Busto Arsizio.
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