Ultima modifica: 29 Maggio 2023
Sono tutti gli altri soggetti che concorrono alla realizzazione della mission aziendale.
Il Consiglio dei Sanitari
Svolge funzioni di consulenza tecnico-sanitaria in conformitĂ alla normativa in materia.
Esprime parere obbligatorio, non vincolante, al Direttore Generale per le attivitĂ tecnico-sanitarie, anche sotto il profilo organizzativo e per gli investimenti ad esse attinenti, particolarmente in ordine a provvedimenti in materia di organizzazione, istituzione o modificazione di servizi, piani pluriennali, programmi annuali e progetti per specifiche attivitĂ , programmi di acquisto di impianti e attrezzature sanitarie.
Formula proposte per il miglioramento dell’organizzazione dei servizi sanitari in funzione del conseguimento di una maggiore funzionalità ed efficienza degli stessi.
Esprime parere obbligatorio non vincolante, in particolare, sul POAS.
L’Ufficio Pubblica Tutela
Il responsabile dell’UPT, nominato dal Direttore Generale su proposta del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci, è un funzionario onorario (che non riceve alcuna retribuzione) e opera in modo assolutamente autonomo e indipendente dalla Amministrazione.
All’Ufficio possono rivolgersi sia cittadini, sia associazioni portatrici di interessi diffusi, per segnalare inadempienze o difficoltà riscontrate nell’accesso ai servizi. Il Responsabile dell’UPT potrà anche attivarsi autonomamente sulla base di qualsiasi elemento informativo.
L’UPT, attivo all’interno dell’ASST Valle Olona opera in rappresentanza delle istituzioni sociali e civili, perché siano resi effettivi e fruibili i diritti degli utenti sanciti dalla legislazione nazionale e regionale nell’area dell’informazione, umanizzazione delle prestazioni e superamento del disagio e della fragilità con un consapevole coinvolgimento e corresponsabilizzazione dei cittadini e loro forme organizzate e svolge principalmente le seguenti attività :
a) informazione;
b) modalitĂ di organizzazione ed erogazione dei servizi che garantiscano nel concreto il rispetto dei diritti degli utenti e della libertĂ di scelta;
c) espressione di consenso alle proposte di intervento da attuarsi nei propri confronti;
d) tutela amministrativa dei propri diritti ed interessi, senza pregiudizio della possibilitĂ di tutela giurisdizionale nelle forme previste dalla legislazione vigente;
e) tutela della riservatezza;
f) possibilitĂ di inoltro di reclami per disservizi o limitazioni nella fruizione delle prestazioni.
Il Collegio Tecnico
E’ un organismo collegiale preposto alla valutazione di seconda istanza delle attività professionali svolte e dei risultati raggiunti da parte dei dirigenti. L’esito positivo della valutazione affidata al Collegio Tecnico, secondo quanto previsto dai contratti nazionali di lavoro, realizza la condizione per la conferma dell’incarico già assegnato o per il conferimento di altro incarico della medesima tipologia di pari o maggior rilievo gestionale, economico e professionale. Inoltre consente il passaggio alla fascia superiore dell’indennità di esclusività al maturare dell’esperienza professionale richiesta.
Il Nucleo di Valutazione
Il Nucleo di Valutazione delle Prestazioni, disciplinato dalla D.G.R. Lombardia n. XI/4942 del 29.06.2021 «Determinazione in ordine alla disciplina dei Nuclei di Valutazione delle Strutture Sanitarie Pubbliche e delle Fondazioni IRCCS di diritto pubblico» è costituito, previo avviso pubblico, con provvedimento del Direttore Generale ed è composto da tre esperti esterni alla struttura. Uno dei tre componenti deve appartenere al personale in servizio della Giunta Regionale mentre gli altri due componenti devono essere iscritti all’elenco nazionale di cui al DPCM del 6.8.2020 da almeno sei mesi.
Ciascun componente può partecipare ad un massimo di due nuclei di valutazione.
Ad uno dei componenti iscritti nell’elenco nazionale viene attribuita, nella prima seduta, la funzione di Presidente.
Il Nucleo di Valutazione svolge le seguenti funzioni:
a) valuta la correttezza metodologica dei sistemi di misurazione e valutazione delle performance e la loro effettiva applicazione, anche relativamente alla coerenza con la programmazione regionale del servizio sociosanitario lombardo; b) verifica la correttezza della valutazione delle performance del personale, secondo i principi di merito ed equità ; verifica la correttezza delle applicazioni contrattuali, limitatamente agli istituti rimessi alle loro attribuzioni; c) valuta la metodologia e la relativa applicazione delle rilevazioni aziendali in tema di benessere organizzativo; d) concorre a verificare, in raccordo con il responsabile della prevenzione e corruzione della struttura di riferimento, l’attuazione delle disposizioni normative statali in materia di trasparenza; e) esercita le ulteriori funzioni previste dall’articolo 14 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150.
Il Comitato Unico di Garanzia
L’art. 57 del D.Lgs. n. 165/2001, così come modificato dall’art. 21 della L. n. 183/2010 (c.d. “Collegato lavoro”), al comma 1, dispone che le pubbliche amministrazioni costituiscano al proprio interno, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, il “Comitato unico di garanzia per le pari opportunitĂ , la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni” che sostituisce, unificando le competenze in un solo organismo, i comitati per le pari opportunitĂ e i comitati paritetici sul fenomeno del mobbing, dei quali assume tutte le funzioni previste dalla legge, dai contratti collettivi relativi al personale delle amministrazioni pubbliche o da altre disposizioni. La circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri datata 4.3.2011 ha definito le linee guida a carattere generale e le indicazioni cui le amministrazioni devono attenersi per l’istituzione ed il funzionamento del C.U.G. Vai alla pagina dedicata.
La Commissione Terapeutica
La Commissione Terapeutica Aziendale è finalizzata principalmente alla istituzione del Prontuario Terapeutico e al suo aggiornamento, in modo da rendere disponibili farmaci di provata efficacia indispensabili per il trattamento degli assistiti a livello ospedaliero e territoriale. La selezione e la valutazione dei principi attivi da inserire nel Prontuario è effettuata sia per le nuove introduzioni, sia per quelle già esistenti, tenendo conto di alcuni criteri generali di riferimento, degli aspetti normativi relativamente alla classe di rimborsabilità SSN, dei vincoli prescrittivi in ambito SSN.
La Commissione svolge l’analisi dei dati di farmacovigilanza , del rapporto costo-efficacia e del ruolo in terapia del farmaco in esame rispetto a quelli di riferimento già disponibili per le stesse indicazioni anche in considerazione dell’impatto economico della nuova molecola per cui si chiede l’inserimento nel Prontuario, rispetto alle patologie da trattare ed ai volumi d’utilizzo previsti sia in ambito ospedaliero che territoriale. Favorisce l’aderenza al PT promuovendo la coerenza dei comportamenti prescrittivi tra ospedale e territorio.
Il Comitato Controllo Infezioni Ospedaliere
La prevenzione ed il controllo delle infezioni ospedaliere e correlate all’assistenza sanitaria è un obiettivo prioritario di sanità pubblica e di miglioramento della qualità delle prestazioni di ricovero e cura.
Il Comitato aziendale per il controllo delle Infezioni Ospedaliere (CIO) è un organismo tecnico-scientifico con il compito di vigilare e presidiare gli aspetti relativi alle infezioni trasmesse in ambito ospedaliero. Tale attività si esplica attraverso il monitoraggio delle malattie infettive presenti in ospedale, la valutazione dell’ecosistema microbico ospedaliero e del livello delle resistenze antibiotiche possedute dai vari microrganismi.
Il CIO provvede inoltre a verificare tutti i casi epidemici e a predisporre le linee guida, i protocolli, le azioni di miglioramento e le attività formative necessarie a controllare e a ridurre la trasmissione dei microrganismi durante l’attività sanitaria, valutando anche i dispositivi, le attrezzature ed i prodotti utilizzati.
Il CIO elabora una serie di documenti specifici, frutto di un’attività multidisciplinare e sinergica in collaborazione con i vari professionisti dell’azienda.
Il Comitato Valutazione Sinistri
Il Comitato Valutazione Sinistri ha quale obiettivo prioritario la minimizzazione dell’impatto economico del sinistro, attraverso la raccolta di informazioni indispensabili alla gestione dei sinistri, la definizione della politica di copertura assicurativa aziendale e la definizione, ove possibile, del sinistro in via extragiudiziale.
Coordinatore del Comitato Valutazione Sinistri è il Responsabile della S.C. Affari Generali e Legali; componenti sono: il Direttore Sanitario o suo delegato, il Direttore Amministrativo o suo delegato, il Risk Manager, il Legale (strutturato e/o consulente), il Medico Legale (strutturato e/o consulente), il Mediatore dei conflitti quando richiesto. Segreteria del Comitato è la SC Affari Generali e Legali.
Il Comitato per il Buon Uso del Sangue
Il Comitato ha quali obiettivila determinazione degli standard e delle procedure per l’utilizzo del sangue, la definizione della richiesta massima di sangue per tipo di intervento, la promozione dellapratica della trasfusione di sangue autologo (autotrasfusione) ed il coinvolgimento organizzativo delle unità operative di diagnosi e cura su programmi di risparmio di sangue, emocomponenti e plasmaderivati.
Contribuisce al perseguimento dell’autosufficienza di sangue, emocomponenti e plasmaderivati, definisce i controlli di sicurezza e verifica e valuta la pratica trasfusionale nei singoli reparti (audit medico).
L’Organismo Paritetico di Verifica in materia di Libera Professione Intramuraria
L’Organismo ha compiti di verifica e controllo dei volumi di attività , dei tempi di attesa e di rispetto dei piani di programmazione, è propositivo in materia di sanzioni ed affianca il Collegio di Direzione in merito all’esercizio dell’attività libero professionale.
In particolare, l’Organismo ha compiti di promozione e verifica in relazione al corretto ed equilibrato rapporto tra attività istituzionale e attività libero professionale; nel caso in cui l’Organismo rilevi uno squilibrio tra prestazioni rese in regime istituzionale e prestazioni rese in regime di libera professione, ovvero la totale assenza di prestazioni istituzionali nei confronti delle corrispondenti in libera professione, è tenuto a prenderne atto e proporre l’adozione delle opportune misure, coinvolgendo la Direzione Strategica Aziendale e le competenti Direzioni Mediche di Presidio, al fine di riportare le prestazioni critiche al livello normativo.
All’Organismo compete inoltre:
- proporre al Direttore Generale eventuali provvedimenti migliorativi o modificativi dell’organizzazione della libera professione intramuraria e del suo regolamento;
- valutare casi specifici legati all’utilizzo degli spazi per l’esercizio dell’attività sanitaria a garanzia dello loro congruità e idoneità ;
- esprimere un parere circa le richieste di svolgimento di attivitĂ libero professionale in discipline equipollenti o in altre specializzazioni;
- esprimere al Direttore Sanitario parere preventivo non vincolante in merito all’eventuale adozione di provvedimenti a carico del Dirigente che violi le norme relative all’esercizio dell’attività libero professionale;
- esprimere parere preventivo non vincolante in merito al tariffario aziendale.
L’Organismo è costituito in forma paritetica tra dirigenti sanitari rappresentanti delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria e rappresentanti dell’azienda.