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24 Lug 2018
Teresa Caminada Tosi

Ugo Galvagni
(Firenze, 1867 – Alessandria dÂ’Egitto, 1942)

Teresa Caminada Tosi
Olio su tela, cm. 138 x 212

Teresa Caminada nacque a Menaggio nel 1847 da Paolo e da Adelaide Ferrario ed entrò a far parte della comunità bustese allorchè sposò l’industriale Roberto Tosi (n. 26), titolare dell’omonima manifattura.
Donna di spiccato temperamento, si adoperò perché vicino agli stabilimenti del marito potesse sorgere il Santuario del Sacro Cuore ed offrì al convento dei Frati Minori terreni di sua proprietà nelle adiacenze dello stesso.
Partecipe della vita mondana della città, fu una presenza al Teatro Sociale di cui il marito era vicepresidente, dove organizzò “veglioni per beneficenza”. Memorabili, tanto da essere riportate dai giornali dell’epoca, le “feste danzanti” nella villa della coppia, aperte alla migliore società bustese.
Dopo la scomparsa del marito e del genero Giovanni Xeconti (n. 43) che sancì l’uscita della famiglia Tosi dalla ditta (di donne manager neanche a parlare in quegli anni!), Teresa Caminada trascorse gli ultimi anni ricevendo ogni sei mesi dalla Congregazione di Carità 1.000 lire di rendita vitalizia, dividendosi fra le sue case di Milano, in via Montebello 30, dove morì nel 1926, di Genova, sulla collina di Albaro, e di Robarello, ai piedi del Sacro Monte di Varese.

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24 Lug 2018
Teresa Lualdi

Antonio Introini detto il Piturèl (attr.)
(Busto Arsizio, Varese, 1808 – 1893)

Teresa Lualdi
Olio su tela, cm. 143 x 118

Nata nel 1815 da Gerolamo e da Petronilla Turati, Teresa Lualdi divenne la sposa del cugino Giuseppe Lualdi (n. 8), figura di primo piano nelle vicende della cittĂ  di Busto Arsizio, di cui fu sindaco, promovendone lo sviluppo ed il rinnovamento.
Teresa Lualdi con il consorte “diede un contributo importante negli anni Quaranta del 1800 allo sviluppo della sede di Busto dell’impresa Turati”. Ma fu anche donna attenta ai problemi umanitari: fu infatti presente nella Commissione per i soccorsi ai soldati feriti nella battaglia di Magenta (1859) e tra i soci fondatori dell’Asilo di Sant’Anna, aperto il 10 aprile 1860, avendolo beneficiato con la lauta somma di lire 550 e diventandone “propagandatrice con Elisabetta Pigna Turati ed Eligia Candiani”.
Anche la Congregazione di CaritĂ  ricevette numerose offerte da donna Teresa, soprattutto al momento della scomparsa, avvenuta nel 1883 nella sua casa in via Novara, addossata al palazzo Candiani, poi Durini.
Il ritratto posseduto dallÂ’Ospedale ben evidenzia nellÂ’abbigliamento, nel bracciale con il ritratto del marito come fermaglio, nello spartito di un galop i gusti della signora, gusti che dovevano essere simili a quelli di tutta lÂ’alta societĂ  bustese di allora.

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24 Lug 2018
Tommaso Solbiati

Luigi Fiori
(attivo nella prima metĂ  del XX secolo)

Tommaso Solbiati
Olio su tela, cm 62 x 48

Tommaso Solbiati, ai suoi dì soprannominato Sö di máj, nacque il 3 gennaio 1867 da Luigi e da Maria Rossini.
Come tanti altri intraprendenti bustocchi, semplice tintore agli inizi, tentò poi la lavorazione di tessuti da esportare nei paesi lontani ed impiantò prima in via Novara (ora Lualdi) e poi in via dei Mille una delle allora rare ditte di maglieria che via via prosperò, anche per la fattiva collaborazione dei figli avuti dalla moglie Luigia Gallazzi, sposata nel 1893.
La ditta si trasferì in seguito in corso XX Settembre e mutò denominazione sociale, intitolandosi Solbiati & Rossini.
A Tommaso Solbiati, scomparso il 5 novembre 1942, la cittĂ  di Busto Arsizio ha intitolato una via nel quartiere di Madonna Regina, via che fiancheggia un villaggio intestato alla famiglia Solbiati.
Il suo lascito allÂ’Ospedale fu destinato allÂ’ampliamento e al potenziamento del reparto di Chirurgia.

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24 Lug 2018
Valentino Cafulli

Alessandro Pandolfi
(Castellamare Adriatico, Pescara, 1887 – Pavia, 1953)

Valentino Cafulli
Olio su tela, cm. 105 x 80

In alto scritta: “Can.us Valentinus Cafulli/ab anno MCMX usque ad MCMXXVIII/in Civico Busti Arsitii Nosocomio/Eximius ac pius/Animarum moderator”

Valentino Cafulli nacque a Rho nel 1873.
Consacrato sacerdote, fu coadiutore a Busto Garolfo e, dal 1900, a San Michele di Busto Arsizio. Nel 1910, succedendo a don Michele Provasoli, venne nominato cappellano-assistente all’ospedale bustese, diventando, come si lesse in occasione della sua scomparsa, “di tutti l’amico, il fratello ed il padre”.
Nel 1913, mentre si avviava la costruzione della chiesa di San Giuseppe, fece costruire a sue spese la casa dove sarebbe andato ad abitare, “lasciandola subito in proprietà all’Ospedale per uso dei suoi successori”.
Figura bonaria, generosa e sempre disponibile, lasciò anche all’erigenda chiesa dei SS. Apostoli i candelieri donatigli dal Capitolo di San Giovanni per la sua Messa d’argento.
Si spense il 13 marzo 1928 assistito dal professor Solaro cui era legato da schietta amicizia.

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24 Lug 2018
Vittorina Pozzi Solbiati

Attilio Melo
(Padova, 1919)

Vittorina Pozzi Solbiati
Olio su tela, cm. 60 x 50

Nata nel 1878 in una stimata famiglia bustese che aveva dato i natali anche al sindaco Pasquale Pozzi, Vittorina, donna di compostezza e riserbo apprezzati da tutti, andò sposa all’industriale Leopoldo Solbiati (n. 64), stabilendosi con lui in una grandiosa villa di corso XX Settembre ed accudendo ai cinque figli.
Vittorina Pozzi non fu tuttavia solo una donna votata alla casa e alla famiglia, ma fu anche presente al lavoro nella azienda di famiglia fino in etĂ  avanzata.
Con il marito partecipò alla vita brillante della nostra città, ma mai dimenticò gli appelli degli enti di beneficenza fra cui, in particolare, il Santuario del Sacro Cuore, la chiesa dei SS. Apostoli ed il ricovero “La Provvidenza” di cui il marito era Presidente.
La sua scomparsa avvenne nel 1959.

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