Influenza nei bambini: qualche consiglio utile

Ultima modifica: 27 Gennaio 2025

E’ boom di casi, soprattutto nei bambini. La febbre come prima, forte risposta per contrastare l’infezione.

Dr.ssa Simonetta Cherubini*

Come ogni anno ci troviamo di fronte a un’epidemia influenzale, con un picco tra gennaio e febbraio e non ĆØ certo che l’apice sia stato raggiunto. Stiamo assistendo all’andamento stagionale caratteristico dell’influenza, che si era modificato durante la Pandemia del Covid e subito dopo.

L’influenza ĆØ una malattia infettiva di natura virale, la trasmissione ĆØ soprattutto per via aerea attraverso le goccioline di saliva e secrezioni emesse con la tosse e gli starnuti.

E’ l’infezione più frequente in etĆ  infantile, colpisce ogni anno fra il 20 e il 30% dei bambini della prima infanzia, più suscettibili al contagio: i tassi di incidenza più elevati si registrano sotto i 5 anni, facilitante la condivisione di spazi comuni agli asili nido e alle scuole materne.

I sintomi dell’influenza sono caratterizzati da febbre (anche elevata, fino a 40°C ), brividi, dolori muscolari e articolari, debolezza marcata; possono concomitare sintomi quali mal di gola, mal di testa, tosse, non infrequenti nausea o vomito.
La febbre è protratta, 4-5 giorni, talvolta di più e conseguentemente il bambino può essere fortemente abbattuto.

Il sintomo che ā€œspaventaā€ il genitore ĆØ dapprima la febbre elevata e persistente, poco responsiva alla terapia antipiretica: la febbre ĆØ la prima forte risposta infiammatoria per contrastare l’infezione e la terapia antipiretica rimane la terapia principale, con raccomandazione di non appesantire il vestiario del bambino.

La febbre alta non ĆØ indice di gravitĆ  e, dunque, il genitore deve ricordare di osservare le condizioni generali del figlio: quando altamente febbrile, il bambino potrĆ  essere molto abbattuto, ma riprenderĆ  benessere quando la febbre scenderĆ  in seguito all’azione dell’antipiretico.

Il genitore deve essere avvertito che la febbre risalirĆ  dopo qualche ora, ĆØ normale e accadrĆ  finchĆ© l’infezione non ĆØ estinta.

E’ importante che il bambino beva abbondantemente, per evitare la disidratazione, e il genitore non deve preoccuparsi se il figlio per qualche giorno sarĆ  inappetente, ĆØ perfettamente normale. Quando inizierĆ  a stare meglio, con la ripresa di benessere, riprenderĆ  ad alimentarsi gradatamente.

E’ necessario contattare il Pediatra di fiducia e seguire le sue indicazioni, segnalando eventuali modificazioni del quadro clinico ed ĆØ raccomandato di evitare il ā€œfai da teā€ e l’uso inopportuno di antibiotici, inefficaci nel combattere le infezioni di natura virale; prima di somministrare qualsiasi farmaco, consultare sempre il pediatra.

E’ importante una convalescenza di qualche giorno per consentire al bambino di riprendere il consueto benessere, evitando il ritorno anticipato in comunitĆ , per due motivi: per limitare la diffusione dell’infezione – a tutela degli altri bambini – e per evitare che il bambino, giĆ  debilitato dall’influenza, contragga altre infezioni.

*Direttore Dipartimento Materno Infantile ASST Valle Olona