L’Anatomia Patologica diventa digitale per ottenere massimi livelli di efficienza e cura dei pazienti.

Ultima modifica: 23 Giugno 2025

La Struttura Complessa Aziendale di Anatomia Patologica e Diagnostica Molecolare dell’ASST Valle Olona si è dotata in questi giorni di uno scanner ad elevata prestazione per la digitalizzazione dei vetrini istologici.

Lo staff di Anatomia Patologica guidata dal dr. Giovanni Serio

La trasformazione del vetrino fisico in immagini digitali permette il confronto tra esperti in casi particolarmente complessi (telepatologia) senza il trasporto di materiale e senza disagi per il paziente.

Il laboratorio di Anatomia Patologica diventa un laboratorio senza confini garantendo le migliori diagnosi e le cure più appropriate per il paziente.

Si sta procedendo alla realizzazione del Nuovo Sistema Unico di Anatomia Patologica regionale, che comprende un modulo di Digital Pathology, che permette l’acquisizione, la visualizzazione e la gestione delle immagini digitali dei vetrini diagnostici prodotti nei laboratori regionali e un sistema di gestione di Anatomia Patologica (LIS) efficiente e moderno, in grado di creare una rete digitale delle Anatomie Patologiche e di implementare i nuovi scenari di integrazione tra i servizi ospedalieri e territoriali.

Il Laboratorio di Anatomia Patologica è un’unità operativa fondamentale nella conduzione delle attività di diagnosi e cura delle strutture ospedaliere ed è chiamato in causa molto di frequente nei ricoveri ospedalieri o negli accessi di pronto soccorso.

Tale struttura rappresenta un elemento cardine nell’organizzazione e gestione delle Aziende Sanitarie e non c’è cura senza anatomia patologica.

La nuova tecnologia avrà i seguenti vantaggi:

  • Implementazione di un unico sistema gestionale regionale che incrementerà il livello di collaborazione e di efficienza gestionale delle competenze diagnostiche e risorse umane;
  • Promozione e semplificazione dell’analisi dei dati anatomo-patologici e relativa condivisione, sia a livello regionale che nazionale;
  • Standardizzazione, automazione, digitalizzazione e tracciamento del processo regionale attualmente in uso, migliorando di conseguenza la qualità e responsività dei servizi erogati ai pazienti;
  • Incremento della condivisione e diffusione delle best practice a livello interaziendale.