Vaccinazione Anti Papilloma Virus – HPV

Ultima modifica: 29 Aprile 2025

Quale malattia previene?

I papilloma virus umani (HPV) sono virus la cui infezione causa la quasi totalità dei tumori del collo dell’utero (o cervice uterina) e molte altre patologie HPV correlate (come i condilomi). Esistono oltre 120 diversi tipi di HPV, ma solo alcuni sono legati allo sviluppo del tumore. Fra questi, i virus HPV-16 e HPV-18 sono responsabili di circa il 70% dei tumori e delle infezioni ai genitali. L’infezione solitamente guarisce spontaneamente, ma, in una minoranza dei casi, può causare lesioni che possono precedere il tumore e, anche dopo decenni di latenza, possono evolvere in carcinoma. Il virus HPV si trasmette con i rapporti ed i contatti sessuali.
Tutte le donne a partire dai 25 anni d’età devono fare regolarmente il Pap Test, un esame fondamentale per la prevenzione del tumore del collo dell’utero. Oggi abbiamo a disposizione un efficace strumento di prevenzione rappresentato dal vaccino anti HPV che protegge contro le infezioni dal Papilloma Virus ceppi 16 e 18 e da altri ceppi, responsabili di numerose manifestazioni infettive.

Quali sono le caratteristiche del vaccino?

ll vaccino contro il virus HPV contiene una sola proteina virale, comune a numerosi ceppi diversi per estendere la sua efficacia. Il sistema immunitario (il sistema di difesa naturale dell’organismo) stimola la produzione di anticorpi contro i 9 tipi di HPV presenti nel vaccino, che aiutano a proteggere contro le malattie causate da questi virus.

Gli studi effettuati hanno evidenziato che, per sfruttare la sua efficacia preventiva, il vaccino va somministrato prima che la persona si infetti con il virus e cioè quando non si hanno ancora avuti rapporti o contatti sessuali: è per questo che in Italia viene offerto gratuitamente ai dodicenni.

Gli studi sulla durata della protezione finora hanno dimostrato che non servono dosi di richiamo. Se in futuro dovesse emergere la necessità di effettuare altre dosi di vaccino, le persone vaccinate verranno avvisate in tempo per eseguire un richiamo.

Le ragazze vaccinate dovranno eseguire comunque il Pap Test che serve ad individuare precocemente possibili lesioni provocate da altri tipi di virus HPV. La vaccinazione anti HPV non è obbligatoria, ma fortemente raccomandata.

Come si somministra?

Il vaccino viene somministrato per via intramuscolare, nel muscolo deltoide (parte alta del braccio).
Può essere co-somministrato con altri vaccini, a meno di controindicazioni specifiche.

Per chi è indicata questa vaccinazione?

  • Offerta attiva alla coorte dei dodicenni (dal compimento degli 11 anni di vita); ciclo vaccinale a 2 dosi (a 0 e 6 mesi) fino a 14 anni inclusi; ciclo vaccinale a 3 dosi (a 0, 2, 6 mesi) a partire dai 15 anni di età. La chiamata attiva viene di norma effettuata nell’anno di compimento dei 12 anni, ma il vaccino è autorizzato dai 9 anni e pertanto, in caso di necessità (a titolo di esempio per immunizzare un bambino/a prima di una partenza per un soggiorno di lunga durata prima dei 12 anni) è possibile anticipare il ciclo vaccinale.
  • Per le donne è attivo un programma di recupero/catch-up della vaccinazione anti-HPV fino a 26 anni e 364 giorni, anche utilizzando l’occasione opportuna della chiamata al primo screening per la prevenzione dei tumori del collo dell’utero; la gratuità si mantiene per tutte le dosi di cicli iniziati entro 26 anni e 364 giorni di vita.
  • Anche per gli uomini la vaccinazione anti-HPV è gratuita fino a 26 anni e 364 giorni; la gratuità si mantiene per tutte le dosi di cicli iniziati entro 26 anni e 364 giorni di vita.

Categorie a rischio per patologia o per condizione/comportamenti ad incrementato rischio di infezione:

  • Donne con riscontro di lesione HSIL o CIN2+ o di grado superiore. La vaccinazione potrà essere somministrata prima del trattamento o successivamente, e indicativamente fino a tre anni dal trattamento stesso.
  • Soggetti con infezione da HIV.
  • Uomini che fanno sesso con uomini e sex workers di entrambi i sessi.
  • Soggetti con comportamenti a rischio di infezione, di entrambi i sessi.
  • La vaccinazione in queste categorie è gratuita e viene somministrata senza limiti di età.

In quali casi si deve rinviare la vaccinazione?

È opportuno rimandare la vaccinazione in presenza di malattie acute febbrili o disturbi generali giudicati importanti dal medico.

In quali casi non si può fare la vaccinazione?

La vaccinazione è controindicata nei soggetti che hanno manifestato gravi reazioni allergiche (shock anafilattico) al vaccino o a uno dei suoi componenti.

Quali sono i possibili effetti indesiderati?

Sono possibili reazioni nella sede dell’iniezione (arrossamento, dolore, gonfiore) e generali come mal di testa, dolore muscolare, senso di stanchezza, eventualmente febbre. Nella maggioranza dei casi questi effetti collaterali sono di lieve entità e durata. Nel caso in cui si manifestino effetti indesiderati di gravità superiore a quelli descritti, rivolgersi al proprio medico di fiducia. Non si può escludere il verificarsi una reazione allergica grave (anafilassi) dopo somministrazione di
qualsiasi vaccino pur essendo un evento eccezionale.

Cosa fare dopo la vaccinazione?

Rispettare un tempo di osservazione post-vaccinale di quindici minuti.

Riferimenti Normativi

  • Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale PNPV 2023-2025
  • Piano Regionale di Prevenzione Vaccinale PRPV 2024-2025

Per quanto riguarda le categorie che possono accedere alla vaccinazione gratuitamente o in co-pagamento si rimanda alla tabella di riferimento per l’offerta dei vaccini secondo il piano di prevenzione vaccinale regionale, aggiornato a febbraio 2025, consultabile cliccando sul link

Tariffe Vaccinazioni febbraio 2025

In ogni caso di dubbio è possibile chiedere chiarimenti/consigli al proprio medico di fiducia.


Tutte le vaccinazioni sono su appuntamento attraverso i Centri Vaccinali territoriali.


Per informazioni consultare il sito WIKIVACCINI