La tematica scelta dalla World Health Organization (WHO) per celebrare la quinta Giornata mondiale della sicurezza dei pazienti del 17 settembre 2023 è relativa al coinvolgimento attivo dei pazienti, dei familiari e dalla comunità nella sicurezza dell’assistenza (“Engaging Patients for Patient Safety”).
Numerose evidenze dimostrano che quando i pazienti sono coinvolti attivamente nella propria cura, si ottengono significativi vantaggi in termini di sicurezza, soddisfazione del paziente ed esiti di salute.
L’OMS ha individuato 5 strategie per il coinvolgimento dei pazienti:
1. Sviluppo di politiche e programmi con i pazienti: coinvolgere i pazienti, le famiglie e le organizzazioni della società civile nello sviluppo congiunto di politiche, piani, strategie, programmi e linee guida per rendere l’assistenza sanitaria più sicura.
2. Imparare dall’esperienza del paziente per migliorare la sicurezza: imparare dall’esperienza di pazienti e famiglie esposti a cure non sicure per migliorare la comprensione della natura del danno e favorire lo sviluppo di soluzioni più efficaci.
3. Accrescere il ruolo e la capacità di advocacy dei pazienti e familiari che hanno subito incidenti relativi alla sicurezza (“Patient Advocates” e “Patient Safety Champions”).
4. Comunicazione trasparente e onesta degli incidenti di sicurezza alle vittime: stabilire il principio e la pratica della franchezza e della trasparenza in tutta l’assistenza sanitaria, anche attraverso la comunicazione di incidenti di sicurezza del paziente a pazienti e famiglie.
5. Informazione e educazione ai pazienti e alle famiglie: fornire informazioni ed educazione ai pazienti e alle famiglie per il loro coinvolgimento nella cura di sé e promuoverne l’empowerment per un processo decisionale condiviso.
Presso la nostra Azienda sono state individuate 3 buone pratiche che sono state inserite in Agenas:
- Indagine conoscitiva sulla Raccomandazione n. 19 in una ASST lombarda finalità ed ambiti di intervento in un’ottica di un miglioramento continuo,
- La gestione prospettica del rischio infettivo nell’intraoperatorio – case study
- Trigger materno fetali: Strutturazione di un nuovo percorso condiviso di rivalutazione e miglioramento continuo
Si segnalano due ulteriori progetti, previsti dal Piano Annuale di Risk Management 2023 in corso di implementazione:
- La gestione e riduzione del rischio clinico nel processo di gestione delle terapie antiblastiche attraverso l’applicazione della FMEA
- Sorveglianza e monitoraggio degli impianti del Team Accessi Vascolari per la riduzione dei rischi correlati