La Fisica Sanitaria, questa sconosciuta…

Ultima modifica: 01 Aprile 2022

Nonostante i fisici sanitari siano stabilmente presenti nella realtà ospedaliera bustocca da quasi venticinque anni, sono in tanti ancora a non conoscere loro e quello che fanno in ospedale.

Partiamo dalla formazione: laurea magistrale quinquennale in Fisica e scuola di specializzazione in Fisica Sanitaria/Medica di 3 anni sono la condizione necessaria per poter essere assunti in ospedale come dirigenti fisici del ruolo sanitario.

Gli anni di studio preparano ad utilizzare i principi della fisica nelle attività di diagnosi e terapia, in particolare dove si faccia uso di radiazioni ionizzanti (raggi X, gamma, particelle alfa, beta, positroni…). Così, in Radioterapia oncologica, se il medico radioterapista individua le strutture da irradiare per curare i tumori, è il fisico sanitario che studia i fasci di radiazioni ottimali per irraggiare al meglio, colpendo il tumore e risparmiando il più possibile i tessuti sani. In Medicina Nucleare il fisico medico calcola la dose al paziente sottoposto a esami diagnostici e terapia con radiofarmaci. In Radiologia amministra il sistema di gestione delle immagini digitali (RIS-PACS).

In tutte e tre le specialità citate i Tecnici di Radiologia di Radiologia Medica della Fisica Sanitaria effettuano i controlli di qualità delle apparecchiature i cui risultati vengono poi analizzati dai Fisici.  I TSRM, inoltre, si occupano di tutte le misure di verifica della contaminazione dei lavoratori e delle matrici ambientali con radioisotopi impiegati in medicina nucleare; inoltre curano la distribuzione dei dosimetri personali ai dipendenti che per lavoro si espongono alle radiazioni ionizzanti.

Una delle attività della Fisica Sanitaria, legata a Sicurezza e Risk Management, è la radioprotezione di lavoratori, pazienti e persone del pubblico; attività che porta ad interagire con tutti i reparti che utilizzano radiazioni (ne sa qualcosa l’IP che gestisce la parte amministrativa della radioprotezione!).

Non da ultimo, il fisico sanitario supporta l’acquisto di apparecchiature ad elevato/elevatissimo profilo tecnologico: gli studi e l’esperienza maturata negli ospedali fanno di lui l’interfaccia naturale fra il quesito posto dal clinico e la tecnologia di indagine/terapia più adatta a rispondere…s’intende, sempre nell’ambito delle radiazioni ionizzanti.

In sintesi: dove ci sono radiazioni, la Fisica Sanitaria è presente per garantire sicurezza, qualità, e anche per rispondere alle tante domande che i pazienti, ma anche i professionisti, si pongono.