Ultima modifica: 10 Agosto 2023
L‘alternaria alternata è la muffa più diffusa ed è caratterizzata da spore aeree che si diffondono nell’aria, soprattutto nelle ore pomeridiane. La proliferazione maggiore si ha principalmente all’aperto, con temperature tra i 20 e i 25 gradi, ma si trova frequentemente negli ambienti chiusi e umidi (bagni, cucine…).
Nei climi temperati, la concentrazione di alternaria aerodispersa è più alta durante la stagione estiva e diminuisce gradualmente nel periodo autunnale-invernale fino all’azzeramento durante il periodo delle gelate invernali.
Se la concentrazione di spore aerodisperse è alta, maggiore è la probabilità di rilevare concentrazioni significative negli ambienti chiusi.
L’inalazione delle spore può causare sintomatologia allergica nelle persone sensibilizzate a questa muffa.
I sintomi più frequentemente presenti sono:
- congestione nasale
- oculorinite
- starnuti
- tosse
- respiro sibilante
- prurito agli occhi-naso-gola
L’allergia all’alternaria rappresenta un importante fattore di rischio per lo sviluppo dell’asma allergica.
La concentrazione di spore di alternaria nell’aria, nonostante non sia un polline, è generalmente pubblicata nei bollettini pollinici.
In caso di presenza di sintomatologia, specie nei periodi durante i quali si rileva una alta concentrazione di alternaria nei bollettini aerobiologici (calendario pollinico), è consigliato consultare lo specialista allergologo per la pianificazione del percorso di diagnosi ed eventuale cura.
La consultazione del calendario pollinico è un valido strumento di prevenzione della sintomatologia nel paziente allergico agli inalanti (pollini-muffe), garantendo un miglior controllo ed una miglior pianificazione dei trattamenti e dei controlli clinici.
Stazione aerobiologica VA-3
ASST Valle Olona- P.O Busto Arsizio
Responsabile letture polliniche – Marco Maggi
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