Il 17 gennaio ricorre San Antonio Abate, santo cui è dedicato l’Ospedale di Gallarate

Ultima modifica: 18 Gennaio 2024

Il 17 gennaio la Chiesa Cattolica ricorda San Antonio Abate, santo cui è dedicato l’Ospedale di Gallarate.

In occasione di questa importante ricorrenza verrà celebrata alle ore 17.30 una messa presso la Cappella dell’ospedale.


Un pò di storia: Le origini dell’ospedale di Gallarate si perdono nei tempi.*

L’Opera Pia S. Antonio è di antichissima origine, forse fondata nel secolo IX, allorquando molti pellegrini, dopo lunghi e faticosi viaggi rituali spesso diretti in Terra Santa, facevano tappa in Gallarate.
Da documenti storici risulta che fin dal 1373, in un vecchio caseggiato del borgo, all’inizio di via Milano (nei pressi della scomparsa chiesa di San Lorenzo), venivano ospitati i malati poveri ed i viandanti infermi.
Non si trattava di un vero e proprio ospedale, con appositi medici e idonee attrezzature, ma di un semplice ospizio o ricovero (xenodochio), dove gli infermi e i pellegrini potevano usufruire di assistenza e di cure, sebbene ancora molto empiriche.
E’ probabile che il detto ospizio gravitasse sulla Confraternita di S. Antonio Abate (che aveva come luogo di devozione e di culto la chiesa omonima). Quell’antico xenodochio costituì certamente la prima cellula dell’ospedale di Gallarate.

Ma, per alcuni secoli, scarse e frammentarie rimangono le notizie sul funzionamento dell’istituzione.

Nel 1570, anno della visita di S. Carlo, era ancora un misto di ospizio per pellegrini, di osteria e per viandanti e di ricovero per malati. Unico documento, che quasi si potrebbe chiamare la carta fondamentale dell’opera Pia S. Antonio Abate, è la relazione del cardinal Federigo Borromeo, che visitò lo xenodochio nel 1622. Vi è descritta la topografia della casa: piano terreno, costituita da 9 locali (cucina, farmacia, celle, vinaria, camere per pernottamento di pellegrini e forestieri), piano superiore, con 6 locali (locanda, legnaia, amministrazione e ritirata), un pollaio; il tutto rinchiuso da un muro di cinta e da una vigna.

L’apertura di un ospedale che rispondesse a specifiche e razionali esigenze di cura, non giunse che nel 1852. Esso ebbe sede in uno stabile di piazza Beccaria (ora piazza Guenzati).
L’aumento della popolazione e la epidemia di colera fecero sentire la necessità di una sede più ampia e più adatta ai sempre crescenti bisogni di assistenza e di cura. L’ospedale Civico fu istituito in Ente Autonomo con ordinanza delegatizia il 21 settembre 1852

A tal fine il concittadino Andrea Ponti nel 1870 elargì una forte somma e donò 10,5 peniche di terreno fuori «ponte di Arnate», tra via Magenta e via Bonomi. La nuova costruzione fu eretta su progetto dell’architetto Camillo Boito ed era già pronta verso la fine del 1874.
Il nuovo nosocomio fu disciplinato con uno statuto approvato con Real Decreto il 18 febbraio 1875 e venne ufficialmente inaugurata il 29 settembre 1875 con una maestosa cerimonia di inaugurazione, cui intervenne anche S.E. l’arcivescovo di Milano conte senatore Luigi Nazari di Calablanca. Vi erano sale per 50 letti e vi si accoglievano non soltanto i malati poveri di Gallarate, ma anche quelli delle frazioni e di alcuni comuni del circondario, nonché i paganti in ragione di L. 1,5O al giorno.

 

*Questi brevi cenni storici sono tratti da: “Un poco di storia del nostro ospedale” – Claudio Sironi e “Rassegna Gallaratese di Storia e d’Arte” Anno V^ n. 3 – Settembre 1934-XII.